“Il nostro non è un traguardo ma una tappa”. Esordisce così il CEO di So,ge.s.a. Francesco Privitera, nel discorso di apertura della cena di gala tenutasi l’11 aprile scorso in occasione del 25esimo anno dalla fondazione della società.

“Ad un traguardo si arriva, da una tappa invece si continua e noi stiamo andando avanti in un mondo come il nostro in continuo divenire: rapidi, in grado di adattarci alle mutevoli situazioni come acqua in un contenitore, capaci di adeguarci a ciò che il mercato ci chiede. Non è facile, ma ci riusciamo e il 2021 ce ne dà merito: per noi è stato l’anno migliore di sempre, quello che ci dà ragione su chi siamo e su come siamo capaci di lavorare.”

“Siamo”, sottolinea con forza il CEO, “poiché tutto questo è stato possibile grazie a voi, sogesine e sogesini (come amano chiamarsi i dipendenti, n.d.r.) di tutte le epoche.”

Sì, perché in 25 anni si sono succedute numerosissime risorse, ma resistono ancora i capisaldi, i baluardi, quelli che con “perplesso entusiasmo” hanno creduto all’intuizione di un visionario che con un pugno di ragazzi, nel 1997, ha sfidato le convenzioni, scardinando i confini fisici e mentali e creando a Catania il primo network di periti in Italia: Citto Privitera.

“Quindi, semplicemente, grazie papà”, riferendosi al fondatore. E in quel momento un applauso spontaneo è partito dalla sala: un applauso che nasceva dal cuore e poi arrivava alle mani, un applauso lungo, sentito, con cui tutti hanno ringraziato quell’uomo, sconosciuto ai più, ma di cui hanno sempre sentito parlare con affetto e orgoglio. Sicuramente il momento più intenso della serata, ma non sono mancati altri momenti toccanti, come il riconoscimento, con la consegna di targhe commemorative, a quanti hanno sempre creduto in questo progetto: 20 anni, 15, 10, 5… tutti emozionati e onorati dall’essere stati chiamati; o ancora l’assegnazione dei premi di produzione a quanti (davvero tanti!) si sono prodigati con fervore e partecipazione al raggiungimento dei risultati. C’è stata, inoltre, una parola per tutti, per i “vecchi”, per i nuovi, per i nuovissimi, per qualche “esterno” che esterno non è, perché tutti, in modo personale, hanno contribuito a ciò che So.ge.s.a. rappresenta. E ancora aneddoti, ricordi, risate e, sopra ogni cosa, amicizia. Tutti si sono sentiti coccolati e viziati, su una meravigliosa terrazza panoramica, sul golfo di Catania, con la musica dal vivo della Chicky Mo Swing Band, immortalata dagli scatti di Giovanni Ruggeri che ha saputo magistralmente cristallizzare in mille sorrisi la serata che Francesco ha voluto organizzare per celebrare e premiare gli sforzi dei suoi.

Poi il ringraziamento di tutti al CEO: “Grazie a te perché senza di te non saremmo qui; grazie perché la tua porta è sempre aperta; grazie perché ci guidi su questo treno in folle corsa verso il futuro”.

E alla fine, con le luci rutilanti del porto di Catania a fare da scenografia, il taglio della torta e coi calici in mano, per brindare – una volta tanto – a loro stessi; a un anno ancora più sfidante e proprio per questo più eccitante; a un futuro radioso in cui nulla è certo se non la voglia e l’entusiasmo che infiamma il cuore di So.ge.s.a.